Oggi a Capri abbiamo parlato di turismo e diritto dell’immigrazione.
Riteniamo che il tessuto imprenditoriale di Capri, specialmente nel settore turistico, sia contraddistinto da una grande responsabilità sociale.
Cioè quella inclinazione di certe imprese di valore che riescono a coniugare, nel loro esercizio, la legittima ricerca del profitto col rispetto della comunità in cui sono immerse, del contesto sociale e culturale dove operano e ovviamente delle leggi dello Stato volte al progresso e al benessere collettivo.
Queste imprese riescono sempre a vedere nei fenomeni contemporanei alla loro storia imprenditoriale un’occasione, un’opportunità e quasi mai un problema, un nemico da odiare, soprattutto quando sono coinvolte persone in carne ed ossa.
Uno dei fenomeni che la nostra società contemporanea è chiamata a gestire è il flusso migratorio, antico quanto l’uomo. Pensare di gestirlo con la negazione o il divieto è pura utopia.
Vanno invece valorizzate le nuove energie, le competenze, gli entusiasmi, i progetti, le speranze, i sogni di chi arriva qui in Europa, così che tutti traggano vantaggio da una situazione che in partenza è figlia della disperazione.
Una tale gestione positiva riuscirebbe a trasformare delle storie di sofferenza in ricchezza per tutti.
Abbiamo organizzato questa iniziativa col dott. Schiavo, vicepresidente nazionale di Confesercenti e con l’avv. Sedu, consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, che ringrazio. E ringrazio tutti gli ottimi relatori che hanno arricchito l’incontro coi loro contributi di discussione e riflessione.
Un ringraziamento poi va al Comune di Capri e alla Città Metropolitana per il patrocinio dell’iniziativa. Hanno evidentemente visto in questo incontro un momento di crescita e valorizzazione dell’Isola.
Ringrazio inoltre la dott.ssa Rajae Bezzaz, giornalista di Striscia La Notizia, che ogni giorno racconta storie e problematiche sui temi che oggi abbiamo trattato e che ha saputo dare al convegno un prezioso contributo.
Ancora una volta mi convinco che svolgere il proprio lavoro non è solo il modo con cui vivere e sostentarsi, ma anche e soprattutto quello con cui contribuire a una società migliore.